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il Resto del Carlino

Un fanese rappresenterà l'Italia tra gli artisti di strada

FANO — Paolo Casisa, fanese, è l'unico italiano ad essere stato invitato alla rassegna di Ferrara per musicisti di strada. Insomma un epigono, molto bravo, di una coppia diventata celebre con Renzo Arbore e cioè Otto e Barnelli. Paolo Casisa ha alle spalle un ricco curriculum di musicista polistrumentista.

La sua carriera artistica come è quando è iniziata?

"Ho iniziato a suonare la batteria a 14 anni ed ho sempre sentito che la musi- ca faceva parte di me tanto da imparare, come autodidatta, a suonare diverse strumenti: vibrafono, chitarra, percussioni. Contemporaneamente mi sono messo a comporre. Il genere di musica che più mi attirava nei primi 15 anni era il jazz. Ed ho anche fatto parte di numerose formazioni che eseguivano musica rock, blues e funky in molte località del centro Italia. Oltre a questo insegnavo a molti allievi i vari strumenti".

Perché il grande salto al busker,cioè all'artista di strada?

"Ho trovato assai affascinante e stimolante il fatto di esibirmi e di inventare qualcosa che possa far partecipare la gente al mio spettacolo e in prima persona, senza la fredda struttura di un palcoscenico che separa l'artista dal suo pubblico".

In cosa consiste Io spettacolo?

"II titolo mi sembra abbastanza indicativo:"Viaggio immaginario (ma non troppo) sul pianeta suono". Uso una cinquantina di strumenti diversi soffermandomi anche a parlare, ed in modo clownistico, sui mille aspetti della musica intesa come suono primitivo. Le persone cominciano ad affollarsi intorno a me ed io distribuisco loro parte dei miei strumenti dando istruzioni per l'uso. E mentre suono le faccio cantare invitandole a ripetere i miei versi. L'aspetto più importante è proprio il coinvolgimento del pubblico che così si sente protagonista e non spettatore. Il tutto termina con l'antico invito espresso dagli artisti di strada ad offrire un obolo".

E così Casisa rappresenta l'Italia al "Ferrara busker festival", la più importante manifestazione intemazionale dell'arte di strada, per scelta degli organizzatori.

Nella foto: Paolo Casisa

Articolo di Giorgia Bucellati